Qadar e Libero Arbitrio
- Nora Amati
- 3 giorni fa
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Bismillah.
La verità plausibile contenuta nel Libro Preservato (Lawḥ al-Maḥfūẓ) è espressa in vari versetti coranici, tra cui Al-Burūj 85:22 e Al-Ḥadīd 57:22, nei quali si afferma che nulla accade sulla terra o all’interno degli esseri umani senza che sia previamente registrato in un Libro divino prima che l’evento stesso si realizzi.
Questo principio suggerisce una dimensione di predestinazione e di conoscenza totale da parte di Dio, pur lasciando spazio alla responsabilità umana. Riflettendo sullo stato attuale dell’ambiente, si osserva che l’equilibrio naturale (mīzān) è stato alterato dalle azioni dell’uomo, causando fenomeni quali tempeste più intense e modifiche stagionali. Sebbene non sia possibile determinare con certezza in quale misura la crisi climatica sia dovuta all’attività antropica o a processi naturali, la tradizione coranica implica la responsabilità umana per i danni arrecati al pianeta.
La questione della predestinazione pone spesso interrogativi riguardo alla libertà umana: se Dio conosce il giorno della nostra morte e tutto ciò che accade, ciò significherebbe che ogni nostra scelta sarebbe già scritta. Tuttavia, secondo la dottrina islamica, ciò non implica che le decisioni individuali siano imposte. Il Corano afferma che Dio conosce tutto e nulla avviene senza il Suo volere, come indicato in Al-Qamar 54:49, Al-Anʿām 6:59 e Ar-Raʿd 13:11, ma allo stesso tempo riconosce la responsabilità umana: gli esseri umani sono ricompensati o puniti in base alle proprie azioni, come indicato in Al-Jathiya 45:15. In altre parole, la predestinazione riguarda la conoscenza e il controllo divino, non la coercizione delle scelte individuali.
Per comprendere questo concetto, si può ricorrere a un’analogia con la causalità naturale: conoscere un evento futuro non implica causarlo. Ad esempio, sapere che domani pioverà non fa piovere, ma consente di anticipare il fenomeno. Allo stesso modo, Dio conosce quando ciascun individuo morirà, ma tale conoscenza non annulla la libertà delle azioni compiute durante la vita. La vita umana può essere paragonata a un fiume: Dio conosce il percorso finale, ma l’individuo può determinare il proprio movimento lungo il corso del fiume. In questa analogia, Dio agisce come regista del film della vita, mentre gli esseri umani ne sono gli attori, vivendo e decidendo momento per momento.
Il concetto di Qadar, o predestinazione, può essere analizzato anche in termini psicologici ed energetici. Dal punto di vista psicologico, le scelte umane non sono casuali, ma emergono da un insieme complesso di fattori quali carattere, abitudini, pensieri, emozioni, esperienze pregresse, contesto sociale e motivazioni. Le neuroscienze mostrano che i comportamenti derivano da processi mentali reali e strutturati. Nel quadro islamico, Dio conosce perfettamente la struttura interiore di ciascun individuo, comprese le sue inclinazioni e i suoi limiti, in quanto creatore dell’essere umano e della rete di cause che ne modellano la personalità. Tale conoscenza divina include le scelte future, ma la decisione rimane effettivamente nella sfera del libero arbitrio umano.
L’aspetto energetico si riferisce ai processi fisiologici che sottendono il comportamento umano: impulsi elettrici cerebrali, campi elettromagnetici prodotti dal cuore, variazioni ormonali e stati emotivi influenzano mente e comportamento. Emozioni positive e negative modulano la funzione neurobiologica: serenità e pratiche di meditazione o preghiera riducono lo stress e favoriscono l’equilibrio psicofisiologico, mentre paura o rabbia attivano risposte fisiologiche specifiche. Abitudini ripetute modellano reti neurali che facilitano o ostacolano la propensione al bene o al male. Tutto ciò è noto a Dio, che ha creato le leggi naturali e psicologiche che governano l’essere umano.
L’azione umana può essere concepita come un’onda che produce effetti nel mondo, parallela ai fenomeni misurabili dai sistemi scientifici. Il Libro Preservato registra tali possibilità e risultati, senza limitare la libertà dell’individuo: l’azione è generata dall’essere umano, mentre Dio ne possiede la conoscenza totale ancor prima che si manifesti. Il Qadar si configura dunque come l’interazione tra tre livelli: la creazione delle leggi fisiche, psicologiche e spirituali da parte di Dio; l’agire dell’individuo all’interno di queste leggi; e la conoscenza divina di tutte le cause, effetti e possibilità. La libertà umana e la sovranità divina operano simultaneamente in un ordine armonico, nel quale l’uomo esercita decisioni reali e Dio ne conosce l’esito finale grazie alla Sua onniscienza.
Alhamdullillah.




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